Nelle ultime settimane si è parlato tanto della possibilità di revisione del processo di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
I coniugi sono stati condannati in maniera definitiva alla pena dell'ergastolo per l'uccisione di Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini.
Il marito di quest'ultima, il sign. Mario Frigerio colpito con un fendente alla gola e creduto morto riuscì a salvarsi per una malformazione congenita alla carotide che non lo fece dissanguare.
I coniugi Romano furono condannati all'ergastolo e la tesi accusatoria si basa principalmente su 3 pilastri :
•La confessione di Olindo Romano e Rosa Bazzi.
•Il ritrovamento di una macchia di sangue ( di Raffaella Castagna) nel battiscopa dell'auto di Olindo Romano
•La testimonianza dell'unico superstite, Mario Frigerio.
È " in tutta coscienza, per amore di verità e giustizia e per l'insopportabilità che due persone, vittime probabilmente di un errore giudiziario, stiano scontando l'ergastolo"
Sono le parole del procuratore generale Cuno Tarfusser che all'interno di 58 pagine chiede la revisione del processo perché ritiene i coniugi innocenti.
In questo articolo non vogliamo sostenere nessuna posizione né a favore né contraria riguardo il processo in questione, anzi ricordiamo che i coniugi sono condannati in maniera definitiva e giustamente stanno scontando la loro pena detentiva.
Allo stesso tempo è giusto oltre che previsto dal nostro ordinamento che si possa chiedere la revisione del processo quando ci siano prove rilevanti che possano dimostrare l'innocenza e quindi l'errore giudiziario, non sappiamo se questo sia il caso ma auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso attenzionando sia i diritti di coloro che vivono in carcere da tanti anni, ma non dimenticando nemmeno la morte delle 4 persone e lo sconforto delle loro famiglie in tutti questi anni.
È sempre difficile trovare il giusto equilibrio tra giustizia e verità, ma questo gravoso compito lo lasciamo ai giudici mentre noi cerchiamo di rappresentarvi i fatti.
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