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La "peggiore serial Killer d'Australia" assolta dopo 20 anni di carcere.

Kathleen Folbigg, donna di 55 anni nel 2003 è stata condannata per la morte dei quattro figli, "aggiudicandosi" l'appellativo di peggiore serial Killer d'Australia.

La donna si è sempre pronunciata innocente mentre secondo le indagini della procura fu lei ad uccidere i suoi figli soffocandoli.

Anche se non erano presenti delle prove forensi solidissime, per la procura era impossibile che i 4 figli di età compresa fra i 9 giorni e i 19 mesi fossero morti per cause naturali e quindi fu condannata a 25 anni di carcere.

Dopo vari tentativi di revisione del processo mai andati a buon fine, oggi ci arrivano notizie dall'Australia che dopo 20 lunghi anni di carcere alla signora Folbigg è stata concessa la grazia poiché a seguito di nuove indagini ma sopratutto grazie alla ricerca e ai progressi medico/scientifici i 4 bambini avrebbero ereditato un gene che li portava alla morte per arresto cardiaco in tenera età, condizione di cui soffrono solo 134 persone al mondo.

Una scoperta che ha portato una donna innocente a scontare ben 20 anni di carcere oltre il più brutto appellativo che una madre vorrebbe sentirsi dire.

Questo ci insegna che se il sistema Australiano avesse avuto la pena di morte avremmo una donna morta ingiustamente perché la pena capitale non lascia spazi a ripensamenti.

Ci insegna che è sempre giusto che i condannati per i delitti più atroci abbiano la possibilità di difendersi potendo chiedere la revisione del processo o comunque facendo sentire la loro voce attraverso i propri legali o la propria famglia; infatti anche se spesso sono voci di disperazione dettate dalla paura di scontare gli anni in carcere, a volte siamo di fronte ad errori giudiziari che cambiano per sempre la vita di una persona.

Oggi però il sistema giudiziario ha rilasciato una donna rovinata per sempre che probabilmente chiederà un maxi risarcimento ma che non potrà mai dimenticare la morte dei suoi quattro figli, i 20 anni di galera ingiustamente scontati e sopratutto la considerazione che le persone possono avere di lei.

La giustizia è una cosa seria e difficile, dobbiamo sempre stare attenti a quello che diciamo, ma sopratutto a quello che facciamo, attenendoci sempre ed esclusivamente ai fatti ma lasciando sempre la spia del dubbio accesa.



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